Passa ai contenuti principali

IL CAMBIAMENTO VA SEGNATO

Ieri ultimo giorno della scuola materna, di cui ho già ampiamente parlato.
La decisione quest'anno di segnare questa fine dei mezzani con un rito di passaggio.
Un rito di passaggio perché l'anno prossimo cambieranno molte cose, un rito di passaggio che serve anche alla mamma perché si renda conto che il tempo sta passando.
Siamo nell'anno dei GRANDI, della bicicletta senza rotelle tanto voluta e mai più usata. Dell'anno in cui ho imparato a scrivere il mio nome e a leggere alcuni numeri. L'anno in cui ho deciso che magari il cubetto dopo la cacca posso provare a pulirmelo da solo/a(con scene splatter...a volte).
L'anno del coltello, la forbice, l'uso di parole nuove e dello scendere a giocare in giardino da solo.
L'anno dove la mamma deve fare salto e provare a staccare e a vedervi grandi.
Quanto corre questo tempo piccoli miei, quante cose se vado indietro con la memoria ricordo ora solo in modo sfumato. Io che vorrei trattenere ogni immagine di questi progressi fissa nella mente, vorrei riuscire ogni tanto a tornare al tempo lento delle coccole e del latte.
Per tutto questo ho deciso di segnare il cambiamento e così vi ho fatto decidere il vostro regalo da grandi e ieri siamo andati a comprarlo.
La mia donna coraggio si è seduta sulla sedia per farsi forare le orecchie con la forza di una leonessa e non ha detto nulla, ma ha preteso di vedersi allo specchio prima di uscire.

L'ometto ha scelto con cura il suo primo orologio e oggi quando ho mostrato dove doveva arrivare la lancetta per poi spegnere la tv, non ha battuto ciglio e l'ha spenta, senza urla e capricci.

L'autonomia rende liberi ed è questo che dovrò abituarmi a fare ....lasciarvi sperimentare e vedervi crescere sicuri nel mondo. Come l'altra mia donnina che ora è in Cambogia dal suo papà e tra poche settimane prenderà un volo intercontinentale da sola....per me  che tremo anche a fare Parigi - Milano....pura follia.
Quanta fatica ci sta dietro questo lasciare andare, far provare senza pregiudizi, maniere più semplici o scorciatoie per fuggire dal dolore....
Il cambiamento va segnato voi avete un'esperienza in più e io acquisisco la forza necessaria per farvela fare....


Commenti

Post popolari in questo blog

LA SIGNORA DEI VERMI

PREMESSA: I gemelli dopo 2 settimane di inserimento al nido sono stati a casa per 3 giorni per vomito e dissenteria.....i famosi giorni dell'esorcista...... Visto che finalmente noi cantavamo vittoria ed eravamo psicologicamente pronti ad un distacco più lungo.....ovvero sarei andata a prenderli per le 15.45 .......... Sebastiano, sabato e domenica notte, ci ripropone il trailer dell'esorcista ....così .....Martina è al nido fino alle 12.30.....io grazie a mia mamma e al papone sono riuscita ad andare un po' al lavoro.....Sebastiano è a casa...... Oggi è il giorno della signora delle pulizie.....la gentil signora appena arriva fa due chiacchiere con la sottoscritta, prima di affrontare lo sporco più sporco che è diventata casa mia con due gemelli gattonanti e mangianti...... Io le ho raccontato del malessere di Seb. e del fatto che il dottor C. ha detto di non preoccuparsi....che sarà un virus.....tutto senza visitarlo....come di suo solito .......... Allora la S.S. delle

SARA' LA FINE, MA NON E' LA FINE....

Siamo agli sgoccioli di un lungo e nuovo anno scolastico. Io ho cambiato giro di mamme, con il cambio scuola e devo dire che non mi sono nemmeno sforzata di creare nuovi legami con altre persone. I pochi legami si sono creati da sé, per vicinanza di casa e per affinità. Arrivo quindi settimana scorsa alla pizzata di fine anno con un 'altra mamma, consapevole di non conoscere quasi nessuno e di non essere conosciuta da quasi nessuno se non come "La mamma dei gemelli". I saluti di convenienza sono diventati il mio forte, poi dopo poche banali chiacchiere mi siedo vicino all'unica mamma con cui ho più conoscenza. La cena inizia tranquilla e serena, si toccano argomenti vari legati alla scuola e altro, finché all'ennesima proposta da parte di chi mi sta accanto di cibo, dal momento che la mia pizza non era ancora arrivata, ho avuto l'ardire di comunicare: "Grazie, ma non mangio la carne. Sono vegetariana". Questa frase ha scatenato al nostro tavolo

Così carino così educato.

Il tema educazione è sempre presente nella mia sfera materna, sarà perché il mestiere più difficile di una mamma non è allevare, ma educare. L'allevamento è quella fase della vita del bambino dove tu curi principalmente il suo corpo, la sua nutrizione e la sua salute. Momento estremamente faticoso perché richiede un impegno costante 24 ore al giorno e 7 giorni su 7 e quindi accade che dopo un periodo estenuante di cura, una mamma prende il respiro. Proprio lì però arriva il momento di educare.A volte questo compito che è fondamentale passa sotto gamba, proprio perché la stanchezza arriva e quando i bambini riescono a fare delle cose da soli e tu vedi la fine del tunnel. Proprio là in fondo dove c'è la luce parte un'altra lunga galleria dove si entra e non se ne esce. Come il lungo tunnel sotto la Manica  che ti porta in fondo al mare per poi riemergere in un paese nuovo, così il lungo tunnel dell'educazione ti porta nel fondo del tuo animo per poi riemergere nella quot