Passa ai contenuti principali

LAVORO E SOGNI....anche con 3 figli e vicino ai 40 anni.

Nell'ultimo periodo grandi cambiamenti hanno attraversato la mia vita. Cambiamenti che ti scuotono da dentro, che ti fanno fare quel salto nel vuoto, dove lo stomaco si ricongiunge al cervello e tu annaspi quell'attimo prima di sentire una leggerezza infinita.
Già perché io non sono molto brava a separare passione e dovere, cuore e mente, sesso e amore (ma questo è un altro capitolo...) così dopo mesi di lacerazioni interiori, congetture e continui ripensamenti...mi sono licenziata.
Mi sono licenziata da un lavoro che amavo e amo molto, da un lavoro a contatto con le neomamme, le loro preoccupazioni, bisogni,paure e incertezze. Un lavoro che ho svolto:  prima sul campo, in casa di questa fantastiche donne che aprivano la porta a me e si lasciavano un po' guidare nella gestione del loro bambino, delle loro paure e delle loro storie; poi ho iniziato a coordinare chi a casa ci andava, a seguire le segnalazioni da fuori e a difendere con i denti questo progetto così utile e vero.
Ecco questo pezzo di lavoro da quando sono tornata dalla maternità è quello che mi dava linfa vitale per affrontare gli altri pezzi invece più difficili e meno gratificanti.
Già perché quando torni da una maternità non è sempre detto che quello che hai lasciato (anche se per poco tempo) sia ancora lì ad aspettarti e che tu riesca a conciliare i tuoi nuovi orari con quelli richiesti. Allora ti adatti, ti reinventi, cambi luogo di lavoro e vieni gentilmente ceduta altrove....e proprio in quell'altrove ti trovi a fare un'altra cosa che ti ha sempre affascinato molto e quindi ti dividi in luoghi dove raccogli stimoli, nuove competenze e a volte anche bastonate (perché comunque così si cresce) e l'altro dove aspetti solo le 4 ore in mezzo alle mamme e poi vivi aspettando che finisca la giornata.
Io però lavoro con la gente e non è così facile dissimulare il tuo fastidio o la tua fatica e tenere a bada questo senso di frustazione e quindi riempi i polmoni di coraggio e invii curriculum...alla ricerca di altri sogni e altre ambizioni.
Alla fine del mese lascerò la cooperativa che negli ultimi 8 anni è stata la mia casa e saluterò i miei colleghi cari con cui ho intessuto relazioni preziose.
Da circa 1 mese ho cominciato in un posto nuovo (part-time perchè grazie alla flessibilità l'altro part-time me lo sono tenuto).
I pensieri sono tanti e il cambiamento è stato radicale sia come tipologia di utenze da neonati ad adulti sia come difficoltà dalla maternità alla tossicodipendenza.
Io sono carica di buone volontà e poi questo nuovo lavoro  mi aveva sempre acceso delle corde ,che non ero mai riuscita a far risuonare per impossibilità a coniugarlo alla mia vita familiare.
In questo momento l'amarezza riguarda ciò che ho lasciato e tutto quello che ho imparato in questi anni sulla prima infanzia, che rimarrà nel mio bagaglio....e che magari un giorno tornerà utile...e il salutare colleghi cari da cui ho imparato tante cose.
Ma non mi fermo qui proseguo lanciando i miei sogni oltre le paure, stendendo progetti teatrali e inseguendo il sogno di lavorare scrivendo.
Nel frattempo ho raccolto la sfida che la vita mi ha dato e positivamente conosco questi giovani ragazzi a cui la vita ha già rubato molto tempo e tento di motivare, di fare vedere il lato bello e una possibilità....che c'è sempre per tutti ....e in questo la mia odiosissima amata scuola superiore mi ha aiutata perché come ripeteva incessantemente la mia prof. di latino
HOME FABER IPSIUS FORTUNAE 
Carica di sogni e figli comincio da capo con nuova gente, nuovi posti, nuove motivazioni....perchè anche con 3 figli e quasi (ma non troppo vicina neh) 40 anni si può osare.

Commenti

  1. Complimenti per il coraggio, ma soprattutto per la forza di fare un lavoro del genere.
    Sei una grande!

    RispondiElimina
  2. tanti auguri allora...sono sicura che motivata come sembri da come racconti sul post riceverai gratificazioni da questa nuova avventura...brava!
    anche io sono alla ricerca di una svolta...sto cercando e se mi si aprirà una porta spero di avere il coraggio che hai avuto tu....

    RispondiElimina
  3. approposito ho scritto un post...ti va di darmi dei consigli? grazie :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

LA SIGNORA DEI VERMI

PREMESSA: I gemelli dopo 2 settimane di inserimento al nido sono stati a casa per 3 giorni per vomito e dissenteria.....i famosi giorni dell'esorcista...... Visto che finalmente noi cantavamo vittoria ed eravamo psicologicamente pronti ad un distacco più lungo.....ovvero sarei andata a prenderli per le 15.45 .......... Sebastiano, sabato e domenica notte, ci ripropone il trailer dell'esorcista ....così .....Martina è al nido fino alle 12.30.....io grazie a mia mamma e al papone sono riuscita ad andare un po' al lavoro.....Sebastiano è a casa...... Oggi è il giorno della signora delle pulizie.....la gentil signora appena arriva fa due chiacchiere con la sottoscritta, prima di affrontare lo sporco più sporco che è diventata casa mia con due gemelli gattonanti e mangianti...... Io le ho raccontato del malessere di Seb. e del fatto che il dottor C. ha detto di non preoccuparsi....che sarà un virus.....tutto senza visitarlo....come di suo solito .......... Allora la S.S. delle

SARA' LA FINE, MA NON E' LA FINE....

Siamo agli sgoccioli di un lungo e nuovo anno scolastico. Io ho cambiato giro di mamme, con il cambio scuola e devo dire che non mi sono nemmeno sforzata di creare nuovi legami con altre persone. I pochi legami si sono creati da sé, per vicinanza di casa e per affinità. Arrivo quindi settimana scorsa alla pizzata di fine anno con un 'altra mamma, consapevole di non conoscere quasi nessuno e di non essere conosciuta da quasi nessuno se non come "La mamma dei gemelli". I saluti di convenienza sono diventati il mio forte, poi dopo poche banali chiacchiere mi siedo vicino all'unica mamma con cui ho più conoscenza. La cena inizia tranquilla e serena, si toccano argomenti vari legati alla scuola e altro, finché all'ennesima proposta da parte di chi mi sta accanto di cibo, dal momento che la mia pizza non era ancora arrivata, ho avuto l'ardire di comunicare: "Grazie, ma non mangio la carne. Sono vegetariana". Questa frase ha scatenato al nostro tavolo

Così carino così educato.

Il tema educazione è sempre presente nella mia sfera materna, sarà perché il mestiere più difficile di una mamma non è allevare, ma educare. L'allevamento è quella fase della vita del bambino dove tu curi principalmente il suo corpo, la sua nutrizione e la sua salute. Momento estremamente faticoso perché richiede un impegno costante 24 ore al giorno e 7 giorni su 7 e quindi accade che dopo un periodo estenuante di cura, una mamma prende il respiro. Proprio lì però arriva il momento di educare.A volte questo compito che è fondamentale passa sotto gamba, proprio perché la stanchezza arriva e quando i bambini riescono a fare delle cose da soli e tu vedi la fine del tunnel. Proprio là in fondo dove c'è la luce parte un'altra lunga galleria dove si entra e non se ne esce. Come il lungo tunnel sotto la Manica  che ti porta in fondo al mare per poi riemergere in un paese nuovo, così il lungo tunnel dell'educazione ti porta nel fondo del tuo animo per poi riemergere nella quot